UNA STRATEGIA COMUNE
PER LA VALDISIEVE
Rispetto al raggio d’azione, alla portata territoriale delle politiche dei Comuni e quindi dell’azione amministrativa di Sindaci e Giunte, il terzo decennio di questo secolo non potrà non vedere, anche sui nostri territori, una nuova organizzazione del fare, nuovi modi di governo tesi a migliorare l’incisività delle politiche e a dar loro rispondenza rispetto al vivere quotidiano dei cittadini. In questo senso la delimitazione, storica ma sempre più limitante nel tempo, ai confini comunali dell’applicabilità di talune misure strategiche proposte dalla politica rischia di compromettere uno sviluppo comune già minato da congiunture economiche sovranazionali, nazionali, e fattori esterni alle responsabilità dei Sindaci. Per questo, nel 2018 cinque Comuni della Valdisieve – Pontassieve, Pelago, Rufina, Londa, San Godenzo – hanno deciso di redigere assieme per la prima volta il loro piano strutturale, nella forma di un Piano Strutturale Intercomunale.
Misura strategica per eccellenza della politica locale, il piano strutturale di un Comune rappresenta il momento di massima espressione della programmazione politica per un territorio e traccia la strada dello sviluppo, delle cose da fare, di quelle da evitare: strategie di sviluppo economico, destinazioni d’uso delle aree, interventi strutturali e infrastrutturali. Rispetto ad una storia di piani di sviluppo non coordinati per territori spesso separati solo sulla carta, i cinque Comuni hanno deciso di redigere un piano condiviso anche alla luce dei più recenti mutamenti in seno alle dinamiche metropolitane fiorentine. Difatti, si assiste ormai da anni ad un progressivo spostamento verso ovest del baricentro metropolitano in termini di infrastrutture e investimenti (si pensi ad esempio alle soluzioni progettuali dell’estensione delle rete tranviaria, all’annoso problema del caro trasporti altrove risolto tramite l’abbonamento unico metropolitano, alla distribuzione territoriale di investimenti regionali), con la Piana fiorentina sempre più al centro di questo futuro, ed una Valdisieve a rischio di ulteriore marginalizzazione. Innovazione e collaborazione saranno quindi le due parole chiave per rispondere a queste dinamiche e tornare a portare i nostri Comuni al centro del dibattito metropolitano, come del resto cittadine e cittadini ci chiedono.
Chiari e condivisi gli obiettivi strategici: una visione ambientale unica, rivolta alla sostenibilità, alla salvaguardia e valorizzazione dell’ambiente, delle risorse, del patrimonio agricolo e forestale, alle politiche turistiche di area ed alla ricettività, al sistema imprenditoriale e manifatturiero, al tema cruciale della mobilità dolce e sostenibile, nonché di quella del lavoro pendolare. Un piano da fare insieme per tradurre questi principi in abbattimento al minimo del consumo di nuovo suolo, in recupero e rigenerazione urbana e umana delle aree dismesse presenti sui territori, in un rilancio del sistema artigianale e industriale esistente, in una valorizzazione partecipata dei territori rurali, il tutto con al centro della nuova visione di area la qualità della vita dei cittadini, e quella della prossima generazione.
Un esercizio politico e amministrativo complesso ed ambizioso, ma non impossibile. La necessità, in vista del Piano Strategico Intercomunale, di trovare equilibri e punti di mediazione fra le istanze dei vari territori, dei vari Comuni, fra i diversi bisogni sociali ed economici delle nostre comunità porterà le nuove Amministrazioni ad uscire dalle limitazioni – anche mentali, politiche – loro imposte dai confini municipali, quasi mai rispondenti al modo, ai bisogni, alla realtà ed alla geografia di vita dei nostri concittadini e sicuramente non più concettualmente adeguati alla programmazione strategica delle società di questo velocissimo ed interconnesso ventunesimo secolo.
Sta adesso alla Politica guidare questo processo, con il contributo di tutte e tutti.
Questa parte del programma è comune ai candidati Sindaco/a del centrosinistra per i Comuni di Pontassieve, Pelago, Rufina, Londa, San Godenzo.